Se stai pensando di diventare amministratore di condominio, ci sono alcuni requisiti che devi conoscere per poter esercitare questa professione nei migliori dei modi. L’amministratore di condominio è una figura molto importante all’interno di un condominio, in quanto è responsabile della gestione e dell’amministrazione delle proprietà comuni. Per questo motivo, è necessario avere alcune competenze specifiche e soddisfare alcune condizioni per poter diventare amministratore di condominio.
In questo articolo, analizzeremo i requisiti che devi soddisfare per esercitare questa professione, dalla formazione alle competenze tecniche necessarie, passando per la regolamentazione che disciplina la figura dell’amministratore di condominio. In quest’altro articolo, invece, scoprirai come puoi migliorare le tue competenze per offrire un servizio sempre più professionale e di qualità.
Indice dei contenuti
Requisiti formativi
Per diventare amministratore di condominio è necessario possedere una formazione adeguata, in grado di fornire le conoscenze tecniche necessarie per gestire in modo competente la proprietà comune di un edificio. In Italia, la normativa vigente stabilisce che per diventare amministratore di condominio è necessario possedere un diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso di formazione specifico.
Questo corso di formazione è organizzato da vari enti e associazioni di categoria, generalmente hanno una durata di 72 ore. Il programma del corso prevede la trattazione di argomenti come la legislazione in materia di condominio, la gestione contabile e amministrativa del condominio, la manutenzione dell’edificio, la sicurezza sul lavoro e la gestione dei conflitti tra i condomini.
Una volta completato il corso di formazione, è possibile sostenere l’esame di abilitazione che prevede una prova orale, in cui il candidato deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze necessarie per svolgere la professione di amministratore di condominio.
Inoltre, per mantenere la propria abilitazione all’esercizio della professione di amministratore di condominio, è necessario partecipare a corsi di aggiornamento professionale di almeno 15 ore con una cadenza annuale. Questi corsi permettono di approfondire le tematiche legate alla gestione condominiale e di rimanere sempre aggiornati sulle novità legislative in materia.
Eccezioni:
Va sottolineato che, in alcuni casi, le regole formative per diventare amministratore di condominio possono prevedere delle eccezioni. Ad esempio, in base alla legge 4/2013, coloro che hanno svolto la professione di amministratore di condominio per almeno un anno nel triennio precedente l’entrata in vigore della legge, possono accedere alla professione senza dover conseguire la formazione iniziale prevista, ma soltanto partecipando agli aggiornamenti periodici.
Inoltre se un proprietario amministra il condominio dove vive, allora non è obbligato a seguire il corso di formazione iniziale, periodica e continua. In altre parole, questa categoria di amministratori può essere esentata dai requisiti formativi previsti dalla legge.

Quali altri requisiti sono necessari
Per poter esercitare la professione di amministratore di condominio, è necessario soddisfare una serie di requisiti stabiliti dall’art. 71-bis. Questi requisiti sono volti a garantire che i professionisti che operano in questo settore siano in possesso di competenze adeguate e che siano in grado di svolgere la propria attività in modo corretto e professionale, a beneficio dei condomini che rappresentano.
I requisiti previsti dall’articolo 71-bis:
a) che hanno il godimento dei diritti civili;
b) che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni;
c) che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;
d) che non sono interdetti o inabilitati;
e) il cui nome non risulta annotato nell’elenco dei protesticambiari;
f) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
g) che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.
Come abbiamo già visto precedentemente, i requisiti elencati nei punti “f” e “g” non necessari qualora l’amministratore sia uno dei condòmini.
Inoltre la perdita anche di solamente uno dei requisiti sopra elencati, comporta la cessazione immediata dell’incarico, in questo caso i condòmini possono convocare una nuova assemblea senza alcun preavviso per nominare un nuovo amministratore.
Abilità e competenze caratteriali
Per diventare un amministratore di condominio di successo, non è sufficiente possedere solo i requisiti formali previsti dalla legge. Sono infatti necessarie anche abilità e competenze caratteriali, trasversali e relazionali.
Innanzitutto, un buon amministratore di condominio deve essere dotato di una spiccata capacità organizzativa e di gestione del tempo, in modo da poter gestire al meglio le proprie attività e quelle del condominio. Per di più, è importante che sia in grado di analizzare e risolvere i problemi in modo rapido ed efficace, anche in situazioni di emergenza.
Un’altra caratteristica fondamentale per un amministratore di condominio di successo è la capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace, sia con i condomini che con i fornitori e le altre figure professionali coinvolte nella gestione del condominio. Questa abilità deve essere affiancata da una predisposizione alla collaborazione e al lavoro di squadra, in modo da favorire un clima di armonia e collaborazione all’interno del condominio.
Infine, è importante che possieda una buona conoscenza delle nuove tecnologie e degli strumenti informatici, che sono sempre più presenti nella gestione condominiale.
In sintesi, i requisiti caratteriali e le abilità trasversali sono fondamentali per un amministratore di condominio di successo, in quanto permettono di gestire al meglio le proprie attività e di instaurare un clima di collaborazione e di fiducia con i condomini e gli altri soggetti coinvolti nella gestione del condominio.
Conclusione
In conclusione, diventare un amministratore di condominio richiede una formazione specifica e una serie di requisiti caratteriali e abilità trasversali. La professione richiede non solo conoscenze tecniche, ma anche la capacità di gestire le relazioni interpersonali, la capacità di problem solving e di lavorare sotto pressione.
Come a abbiamo già visto nell’articolo “3 idee per un amministratore di condominio di successo”, diventare un amministratore di condominio di successo richiede, quindi, un impegno costante nella formazione e nello sviluppo di competenze adeguate, unito a un atteggiamento professionale e proattivo nella gestione degli aspetti amministrativi e relazionali del proprio lavoro.
Crediti: Immagini – Freepik